domenica 18 novembre 2012

una passeggiata

ieri la passeggiata in centro mi ha guarita un pò.. il nuvolo del cielo; il verde e giallo dei paesaggi incontrati sul finestrino; l'entusiasmo della gente sul treno; la telefonata di un'amica; la serenità della famiglia lasciata in pigiama a poltrire, felice di avere ore di tregua dal mio pressing "nevrotico".
 la mattina appena sveglia non mi sentivo affatto bene... il corpo che si ammala esprime il mio modo di non saper affrontare diversamente le difficoltà, i dolori ma a volte semplicemente le forti emozioni... insomma l'essere in salute, nel mio caso, è indice della percezione della mia adeguatezza . concetto forse troppo complicato per una domenica mattina, ma così è.

il percorso non è affatto semplice.. sia quello lavorativo che quello umano intendo; la mia autostima vacilla... non avrei potuto fare di meglio, questa è la mera realtà. E' per me assodato che ce la metto tutta, a volte purtroppo con risultati disastrosi.

farò esperienza.. certo. si questa mattina non riesco ad essere chiara, non riesco a comunicare fluidamente. più pensieri si ingarbugliano. ma in fondo che voglio dire?

inizio a fare dei bilanci... o almeno sono "costretta" a farli. si apre una nuova fase, tosta e difficile, non più situazioni di emergenza primaria da affrontare ma nuovi obbiettivi da raggiungere, scelte da fare...
e nel frattempo mi chiedo se sono troppo centrata su di me.. mi pongo domande sulla solitudine umana, sull'amore ed il suo potere...

non farò mai la psicoterapeuta qui in UK? dovrò rinunciare ai miei affetti in Italia?  sono una calamita di aspettative altrui destinate alla delusione?

forse per tutto c'è un ciclo, un tempo...
 la permanenza degli affetti e delle relazioni forse è legata proprio alla disponibilità degli interessati a stare nel ritmo in modo attivo, in modo "sincrono" (è così che si dice?)...
 ma sì! blatero per farmi una ragione! per darmi un senso e non ammalarmi nel tenere il calore bruciante di questa ferita.

camminare mi piace... da quando sono qua cammino moltissimo.

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